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giovedì 10 novembre 2016

Música y talento en las calles de Florencia

La música italiana es, sin duda, un marcador cultural de la identidad del país. Muchas piezas se consideran parte de las bellas artes y es única entre la música de otros países y naciones.
Una parte importante de la música italiana es la música clásica instrumental y vocal, que abarca el arte experimental, fusiones internacionales y la sifónica y la ópera. Pero también adquieren relevancia otros géneros importados como el jazz o el rock.

Podemos presumir de grandes artistas y músicos en Italia, sin embargo también queremos darle un hueco a algunos artistas que son menos conocidos, pero que hacen música de gran calidad. Nos referimos a los músicos callejeros.

Si has tenido la suerte de pasear por Florencia, te habrás dado cuenta de que en muchas de sus plazas o callejuelas los músicos dan rienda suelta a temas que nos envuelven y nos hacen disfrutar aún más de la belleza de la ciudad. Forman una parte importante de nuestro día a día y ponen banda sonora a algunos de nuestros mejores ratos y paseos en soledad o compañía.

Florencia es una de las ciudades más populares en cuanto a arte musical y podemos rápidamente darnos cuenta de ello. En concreto, uno de los grupos de música callejera que más miradas y oídos atrae es Rom Draculas. Se trata de un grupo que toca el violín, el contrabajo y la guitarra y su melodía es el deleite de todo el que pasa por la Plaza del Duomo, la Plaza de la República, Santa Croce, etc. ya que suelen tocar en bellos y turísticos lugares. Pero no solo ellos, las calles fiorentinas están llenas de artistas y de música inolvidable.

En esta ciudad, se puede vivir un concierto en uno de los lugares más bellos del mundo y de manera gratuita. Y, si te quedas con ganas de más, puedes adquirir un CD, ya que, aunque toquen en la calle, suelen ser artistas profesionales que han grabado discos y que ahora venden a un precio económico.

Ya lo decía Nietzsche, "sin música la vida sería un error"...



Contact us! info@istitutoeuropeo.it - www.istitutoeuropeo.it


martedì 22 aprile 2014

Beethoven Mozart Puccini at Istituto Europeo: Easter concert

Ikue Kobayashi. Emotions speak

Author: Gayane Simonyan

Music school students of ISTITUTO EUROPEO had a small concert on April 17, 2014. They were performing the songs of such world famous Italian composers as Vincenzo Bellini - one of the most celebrated opera composers of the nineteenth century; Wolfgang Amadeus Mozart - a prolific and influential composer of the Classical era; Gaetano Donizetti - a leading composer of bel canto opera with Vincenzo Bellini during the first fifty years of the Nineteenth Century; Giacomo Puccini who has been called "the greatest composer of Italian opera after Giuseppe Verdi; and Ludwig Van Beethoven - a German composer and pianist, a crucial figure in the transition between the Classical and Romantic eras in Western art music, who remains one of the most famous and influential of all composers.

Students of music department showed the improvement, the strength of their voice and piano skills that they got while studying at Istituto Europeo. Yoshie Watanabe was the first to sing at the concert. She performed V. Bellini’s “Come per me sereno” (La Sonnambula or The Sleepwalker). This was followed by another student Tomonori Tasato’s performance of another composition of V. Bellini called "Vaga luna, che inargenti" or Beautiful moon, dappling with silver.

Ikue Kobayashi performed Giunse alfin il momento - Deh vieni, non tardar (Le Nozze di Figaro), one of the most famous works of Mozart. After this Yoshie Watanabe and Tomonori Tasato performed a duet Lalla rallara (L’elisir d’amore or The Elixir of Love) which is the most frequently performed of all Donizetti’s operas.

Next was Ikue Kobayashi’s performance of Donde lieta uscì al tuo grido d’amore or “From here she happily left…” (La Boheme) by Puccini.

The concert was accomplished by the beautiful sounds of piano Sonata No. 17 in re minore op.31 No. 2 III movimento Allegretto by Mayumi Kouno who was providing the instrumental part during all the performances of the concert.

After the performance the room burst out with applauses. The director of the Institute, Rinaldo Romagnoli, congratulated the students for their successful performances, shared his compliments and pride and invited everyone to celebrate entire stride together.

martedì 11 marzo 2014

"Aperitivo in Musica" - Istituto Europeo Firenze


Fernando Scafati

Cari Amici,

Nell’ambito delle attività finalizzate a potenziare la diffusione della lingua, dell’arte e della musica italiana, sabato 22 marzo l’Istituto Europeo di Firenze organizza un concerto del pianista Fernando Scafati presso la prestigiosa sede  di Palazzo Borgia Guicciardini Salviati, in Via del Parione 1, Firenze (ingresso gratuito). Dopo il concerto verrà offerto un aperitivo.

Fernando Scafati ha iniziato l’attività concertistica dopo le vittorie e i riconoscimenti ottenuti in numerosi concorsi pianistici, che lo hanno portato a suonare in centri italiani ed europei: tiene concerti come solista e in formazione cameristica. Docente di Pianoforte dal 1997, prima al Conservatorio “Piccinni” di Bari, poi al Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza e attualmente insegna ed è Responsabile del Dipartimento al Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara.

PROGRAMMA:

Frédéric Chopin (1810-1849)


Notturno in fa diesis maggiore op. 15 n. 2
Scherzo n. 1 in si minore op. 20
Notturno in re bemolle maggiore op. 27 n. 2
Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31

*****

Notturno in do diesis minore op. 27 n. 1
Scherzo n. 3 in do diesis minore op. 39
Notturno in mi maggiore op. 62 n. 2
Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54


Info:
Quando: Sabato 22 marzo 2014, ore 18:30
Dove: presso la sede dell’Istituto Europeo "Palazzo Borgia, Guicciardini, Salviati"
Via Del Parione, 1 (Tornabuoni) – Firenze
Contatti: (+39) 055 2381071, musica@istitutoeuropeo.it
Ingresso Gratuito


Vi aspettiamo numerosi!!!

 ********
 
Dear Friends,

Among its many activities, which aim to strengthen the diffusion of Italian language, art and music, on Saturday, March 22 Istituto Europeo in Florence organizes a concert by the pianist Fernando Scafati. The concert will take place at the prestigious Palace Borgia Guicciardini Salviati, in Via del Parione 1, Florence (free entrance). After the concert will be offered an aperitivo.

Fernando Scafati  started his activity as a concert player after having obtained awards in numerous piano concerts.  He has played both in Italy and abroad and holds concerts as a soloist and as a chamber music performer. He is professor of piano since 1997, first at “Piccinni” Conservatory in Bari, then at “Pedrollo” Conservatory in Vicenza and currently at “Frescobaldi” Conservatory in Ferrara.


PROGRAM:

Frédéric Chopin (1810-1849)


Notturno in fa diesis maggiore op. 15 n. 2
Scherzo n. 1 in si minore op. 20
Notturno in re bemolle maggiore op. 27 n. 2
Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31

*****

Notturno in do diesis minore op. 27 n. 1
Scherzo n. 3 in do diesis minore op. 39
Notturno in mi maggiore op. 62 n. 2
Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54


Info:
When: Saturday, March 22 2014, at 6:30 PM
Where: at Istituto Europeo in Palace Borgia Guicciardini Salviati
Via Del Parione, 1 (Tornabuoni) – Florence
Contacts: (+39) 055 2381071, musica@istitutoeuropeo.it
Free entrance


We are waiting for you!!!




venerdì 21 febbraio 2014

Dal Costa Rica all'Italia, all'Istituto Europeo: intervista alla pianista Tanya Cordero Cajiao



Tanya Cordero Cajiao

di Ilaria Gelichi



Tanya, raccontaci qualcosa di te: da dove vieni, quali sono i tuoi studi…

Vengo dal Costa Rica ed ho studiato musica al conservatorio. Sono una pianista e lavoro all’università in Costa Rica.

La musica è stata da sempre la tua passione, fin da bambina?

Sì da sempre, perché mio padre cantava e suonava l’armonica, quindi a casa mia si ascoltava sempre musica. E’ una passione di famiglia, anche se io sono l’unica tra i miei fratelli ad aver proseguito lo studio della musica.

Al momento di cosa ti occupi in Costa Rica?

Sto lavorando all’università come insegnante di pianoforte e come pianista specializzata nell’accompagnamento. Da 20 anni sono anche insegnante in un corso di musica per bambini.

Perché hai scelto proprio Firenze per approfondire i tuoi studi?

Firenze mi piace molto, è una città bellissima con dei paesaggi unici. E’ molto diversa dal Costa Rica, ed è un luogo privilegiato per chi ama la musica: ci sono tantissimi spettacoli ed eventi a cui assistere.

Che corsi stai frequentando qui all’Istituto Europeo? Ti piacciono?

Sto frequentando un corso di italiano per migliorare la mia conoscenza della lingua ed un corso di pianoforte d’accompagnamento. Dato che il mio lavoro in Costa Rica è proprio pianista d’accompagnamento, mi interessa conoscere la tradizione di accompagnamento d’opera. Il corso mi piace e mi trovo molto bene, i professori sono molto bravi e l’ambiente della scuola è molto piacevole.

Qual è l’aspetto che preferisci di Firenze – e dell’Italia in generale?

Il cibo! E’ veramente buonissimo. Ma in generale, tutta la cultura italiana mi piace molto.

Ci sono delle differenze tra Italia e Costa Rica per quanto riguarda il metodo di studio nel campo della musica?

In Costa Rica abbiamo qualcosa della tradizione musicale italiana perché alcune professoresse sono italiane; quest’anno infatti si celebrano i 150 anni di collaborazione tra Italia e Costa Rica e l’Ambasciata organizzerà molti eventi per questa occasione.

Per finire, che consigli daresti ad un giovane che vuole intraprendere la carriera musicale?

Per prima cosa, deve avere la certezza di avere la passione per la musica, perché sono necessari tempo e pazienza per imparare. Inoltre, ci vogliono anche costanza e disciplina: il mondo della musica è molto ampio e bisogna sempre cercare nuove opzioni di crescita. Lo studio non finisce mai, c’è sempre qualcosa da imparare!


lunedì 2 dicembre 2013

Istituto Europeo Concerto di Natale - Christmas Concert - Concierto de Navidad 2013



Giovedì 12 dicembre 2013, alle ore 21:00, presso la St. James Church – Via Bernardo Rucellai, 9 Firenze, il Dipartimento di Musica dell’ISTITUTO EUROPEO propone il suo “Concerto di Natale”. Saranno eseguite dagli studenti arie d’opera e pagine di musica classica di Giordani, Donizetti, Bizet, Tosti, Arditi, Luzzi, Delibes, Rossini, Strauss, Mozart, Puccini e Padovano

al piano: Maestri Francesca Giovannelli e Riccardo Foti

Con questo concerto il Dipartimento di musica dell’ISTITUTO EUROPEO prosegue nella sua intensa attività di manifestazioni musicali, che ha caratterizzato fin dall’inizio (1988) la sua politica di formazione di cantanti e musicisti provenienti da ogni parte del mondo.

Lo scopo dei concerti è come sempre quello di finalizzare l’insegnamento all’esperienza professionale della tenuta e del movimento sullo stage indispensabili per ogni futura collaborazione artistica.

E’ sicuramente un’occasione da non perdere a cui, dati gli esiti positivissimi degli ultimi concerti, non si deve assolutamente mancare.

Ingresso libero


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On Thursday, December 12th 2013 at 9:00PM at the St. James Church – Via Bernardo Rucellai, 9 Florence, the ISTITUTO EUROPEO Music Department proposes its “Christmas Concert”. Students will perform works of opera and pages of classical music by Giordani, Donizetti, Bizet, Tosti, Arditi, Luzzi, Delibes, Rossini, Strauss, Mozart, Puccini and Padovano

at the piano: Maestri Francesca Giovannelli and Riccardo Foti

With this concert the ISTITUTO EUROPEO Music Department continues its intense activity of musical performances, which has been characterized by its group formations of singers and musicians coming from all over the world since 1988.

The aim of the concert is, as always, to finalize teaching at a professional level and the journey from this essential experience to future artistic collaborations.

It is definitely an occasion not to miss, and judging by the positive outcomes of the last concerts, cannot be missed.

Admission Free

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El jueves 12 de Diciembre 2013, a las 21:00, en la Iglesia St. James – Via Bernardo Rucellai, 9 Florencia, el Departamento de Música del ISTITUTO EUROPEO propone su “Concierto de Navidad”. Los estudiantes realizaran arias de ópera y páginas de música clásica de Giordani, Donizetti, Bizet, Tosti, Arditi, Luzzi, Delibes, Rossini, Strauss, Mozart, Puccini y Padovano

en el piano: Maestri Francesca Giovannelli y Riccardo Foti

Con este concierto el Departamento de Música del ISTITUTO EUROPEO continúa sus intensas actividades musicales, que desde el principio (1988) han caraterizado su política de formación de cantantes y músicos de todo el mundo.

El objetivo del concierto es, como siempre, lo de finalizar la enseñanza a nivel profesional del estadia en el escenario, esencial para cualquier futura colaboración artística.

Es seguramente una ocasión para no perderse, y a ver los resultados positivos de los últimos conciertos, no se puede perder.

Entrada gratuita


Programma completo - full program - programa completo:


T. Giordani: Caro mio ben
soprano: Tiffany Tobias

L. Luzzi: Ave Maria
soprano: Ayako Miura

W.A. Mozart: Alma grande e nobil core
soprano: Atsuko Miyamoto

F.P. Tosti: Sogno
tenore: Tomonori Tasato

G. Donizetti: Com’é bello, quale incanto (Lucrezia Borgia)
soprano: Dina Shikhman 

G. Bizet: L'amour est un oiseaux rebelle (Habanera) 
soprano: Dina Shikhman

L. Arditi: Il bacio
soprano: Yoshie Watanabe

L. Delibes: Duetto dei fiori (Lakmé)
soprano: Ikue Kobayashi
mezzosoprano: Miyuki Endo

G. Rossini: Una voce poco fa (Il barbiere di Siviglia)
mezzosoprano: Miyuki Endo

J. Strauss: Mein Herr Marquis (Die Fledermaus)
soprano: Kazue Yamaguchi

G. Puccini: Chi il bel sogno di Doretta (La rondine)
soprano: Ikue Kobayashi

W.A. Mozart: Canzonetta sull'aria (Le nozze di Figaro)
soprano: Ayako Miura
soprano: Atsuko Miyamoto

M. Padovano: Il Natale vero (su testo di Pier Franco Gangemi)
soprano: Ikue Kobayashi
coro: Ayako Miura Atsuko Miyamoto Miyuki Endo
Pianoforte : M° Riccardo Foti
prima esecuzione assoluta

Adeste Fideles
Pianoforte: M° Francesca Giovannelli

giovedì 7 novembre 2013

ISTITUTO EUROPEO Music Department: the Story


Photo: www.ed.ac.uk

The Origins

It all started many years ago, in 1991, from a demand of some European students from Austria, Germany, France, etc. who used to come to Florence to study Italian - “la dolce lingua del sì.” Many of them were Musicians, and while staying here they constantly needed to practice their vocal skills and instruments.

It happened in this simple and a bit old fashioned way that the ISTITUTO EUROPEO Music Department began its story.

ISTITUTO EUROPEO’s reputation is now well known for its flexibility and its capability to adapt to new market changes. We hold tremendous interest in understanding markets that never cease to fluctuate around the world and constantly undermine any attempt to classify and categorize trends and changes.

Throughout the years we have also welcomed many students from American universities for the Study Abroad Program. We produced an International Singing Competition staging famous Operas. We held concerts in historical churches and palaces of Florence.

In the end, we were able to set up a perfect mechanism to teach singing. For this reason we believe that when you think of the ISTITUTO EUROPEO Music Department, you have to think of a perfect product. We have confidence in our program and can dare say that our method is one worth learning!

A method of Excellence

Today our Music Department, led by Director Monica Benvenuti, has become a win-win situation. We created a product of success for your success. Every time you leave the classroom after your tailor-made lesson, you can feel and measure the results and benefits you receive from this one-on-one attention.

ISTITUTO EUROPEO Music Department’s brand has now become synonymous with quality. When you buy our lessons, you buy quality. The ISTITUTO EUROPEO Music Department provides students with a method of Excellence.

Visit our website and contact us for information about our courses!
info@istitutoeuropeo.it




martedì 5 novembre 2013

Tiffany Tobias: dal Canada all'ISTITUTO EUROPEO a Firenze per studiare canto lirico



 di Ilaria Gelichi




1. Tiffany, raccontaci di come sei diventata una cantante lirica.

Ho sempre amato la musica, ma l’amore per la lirica è arrivato quando avevo 14 anni. Ho visto la mia prima opera, La Boheme, a New York e mi sono innamorata subito di quest’arte, ma in quel momento credo di non aver capito esattamente di cosa e perché – fino a poco tempo fa.

2. E adesso, sei riuscita a capire il perché?

Certamente. Mi piace cantare e mi affascina questo tipo di tecnica perché è molto difficile da acquisire. Al di là della voce, bisogna prima imparare a conoscere il proprio corpo, la propria mente ed il proprio spirito – tutto. Acquisire queste difficili capacità è diventata una sfida per me, e l’idea mi piace molto.

3. Come devi impostare il tuo corpo per cantare al meglio?

Si tratta di un connubio di due fattori, quello fisico ma anche quello psicologico. Devi imparare ad utilizzare ogni muscolo del tuo corpo rimanendo contemporaneamente rilassata e con la mente fresca e quindi c’è bisogno di tanta disciplina per sincronizzare il tutto. Mi piace questa sfida!

4. Pensi che ci sia un legame tra carriera e segno zodiacale?

Perché no? Quello che so del mio segno zodiacale, il Sagittario, è che ha un carattere avventuroso e creativo – e io sono proprio così!

5. Pensi di essere una persona creativa e capace di innovare?

Al momento sono ancora una principiante in questo campo, quindi non penso di poter essere tanto innovativa quanto vorrei esserlo in futuro. Comunque, secondo me ciò che fa diventare grande un cantante è la sincerità. Per me, un artista che riesce a trasmettere le proprie emozioni mentre canta, riuscendo quindi ad attingere dalle esperienze personali e mostrare al pubblico una certa genuinità, è ciò che fa diventare lui/lei e l’esecuzione davvero eccellenti.

6. Secondo te, cos’è più importante – la tecnica o il sentimento?

Entrambi. Ma se dovessi scegliere, direi il sentimento. Pensiamo ad esempio a Maria Callas: la sua tecnica era di altissimo livello ma non senza qualche difetto; eppure, riusciva a trasmettere le emozioni così bene da risultare genuina ed otteneva un grande successo. Si può guardare un video di lei che canta togliendo il volume, e riuscire ugualmente a commuoversi grazie alla sua esecuzione. Bisogna proprio dire quindi che avere un’ottima tecnica è splendido e di vitale importanze, ma se dietro di essa non c’è alcun sentimento si viene a creare una sorta di dissociazione e l’esecuzione diventa piuttosto “statica”.

7. Che sentimenti provi quando canti? Pensi a qualcosa in particolare?

Quando canto provo a focalizzarmi sui sentimenti del personaggio che sto interpretando o del pezzo che sto eseguendo; immagino il mio personaggio come un vero essere umano, in modo da renderlo più tridimensionale possibile. Penso anche ad una mia esperienza personale che possa aiutarmi a trasmettere l’emozione nel modo più realistico possibile.

8. Perché hai scelto l’Italia e in particolare Firenze per i tuoi studi di musica?

Perché mi sono trovata (e mi trovo tuttora) ad un punto nella mia vita in cui volevo ricominciare da capo e ritornare alle origini sotto ogni aspetto. Quindi è stato logico per me trasferirmi a Firenze, in modo da poter comprendere fino in fondo il luogo dove la lirica è nata; per l’appunto, questo luogo si trova in questo bellissimo Paese, l’Italia.

9. C’è differenza tra studiare musica in Canada o in Italia?

Sì e no. E’ difficile per me dare un giudizio, a volte ho la sensazione che la mia abilità di comprensione e di “crescita” sia molto limitata a causa della barriera linguistica. Comunque, qui all’Istituto Europeo ho un’insegnante fantastica. Forse potrei dire che qui in Italia gli insegnanti, durante la pratica, sono più “severi” ad hanno aspettative più alte, ma non posso affermarlo con certezza, dato che in generale ho avuto poca esperienza con gli insegnanti di lirica. Devo anche riconoscere che quando vivevo ancora a Toronto non mi dedicavo così tanto alla musica come faccio adesso. Comunque, alcuni dettagli rimangono uguali dappertutto: per esempio, un buon insegnante non si focalizza solo su un elemento, perché ciò che può essere importante per la crescita professionale di uno studente, può esserlo di meno per un altro.

10. Com’è stata la tua esperienza all’Istituto Europeo?

Assolutamente positiva, consiglierei la stessa esperienza ad un amico. La mia insegnante, Valeria, è molto brava. Dà importanza non solo alla voce, ma ad ogni aspetto della mia vita, come ad esempio la salute e l’alimentazione: adesso vado a correre 5 giorni a settimana!

11. E’ molto comune in Canada l’opera lirica?

Sì, ci sono tanti ottimi insegnanti e compagnie che sembrano essere in prima linea in questo settore al momento. Ma è buffo pensare che prima di trasferirmi a Firenze ho cantato nella compagnia Toronto City Opera per due anni e i nostri tre direttori principali erano tutti di origine italiana.

12. Sei una cantante ma anche una blogger. Come concili le due cose?

Mi piace leggere e scrivere, è un modo di fare un’auto-riflessione su ciò che accade nella mia vita; come cantare, è una sorta di bisogno organico. Inoltre, entrambi questi modi di esprimersi sono una sorta di sfogo creativo, quindi per me vanno di pari passo. Ogni volta che nella mia vita accade qualcosa di importante, prendo una sorta di “appunto” mentale e inizio a pianificare come mi piacerebbe condividere questo pezzo di vita con gli altri attraverso la scrittura. Un giorno mi piacerebbe anche scrivere un libro sulla nascita di un cantante, perché il percorso è piuttosto affascinante.

13. Che consiglio daresti ad un giovane che vuole diventare cantante?

Gli direi: se ti piace cantare, fallo. E’ così semplice… Certo, richiede tantissimo impegno, duro lavoro e pazienza, ma se sei così fortunato da avere la consapevolezza di cosa ti piace fare nella vita, devi sfruttare l’occasione: fallo! Anche se come me hai avuto una carriera totalmente diversa in passato, scacciare la paura è il primo passo da fare nella giusta direzione. Le grandi opportunità si presentano solo a coloro che sanno cogliere le occasioni.

giovedì 17 ottobre 2013

Studiare musica all’ISTITUTO EUROPEO: Fabio Binarelli, insegnante e artista a 360 gradi



Fabio Binarelli

 1) Fabio sei un musicista a 360 gradi. Come mai questa esigenza di spaziare in tanti settori diversi?

Il motore principale è la pura passione, che mi spinge a provare strade diverse, ad essere curioso. Cerco sempre di migliorarmi, attraverso nuove esperienze che possano arricchire il mio bagaglio di conoscenze.

2) Anche come insegnante sei poliedrico: insegni chitarra, storia della musica e dell'opera, libretti, teoria, armonia, composizione...sia in italiano che in inglese. Che significa dunque per te insegnare? Qual è l'aspetto più bello di questo lavoro? Quale di queste tue attività preferisci di più?

E' un privilegio poter trasmettere il proprio sapere alle persone, come altri hanno fatto con me; è molto gratificante vedere quella scintilla che a volte si accende in loro, perché hanno trovato una risposta, perché hanno scoperto concetto nuovo, perché hanno elaborato un'idea. Inoltre, io stesso mi arricchisco costantemente, attraverso il dialogo e il confronto con gli allievi.

3) Come vedi il panorama musicale italiano? Ci sono talenti degni di essere segnalati?

C'è tantissimo talento, a volte nascosto. Vi sono musicisti, cantanti, gruppi musicali e compositori con ottima preparazione; non necessariamente essi sono accostabili ai grandi nomi, poiché magari hanno un repertorio poco commerciale, ma i veri appassionati li seguono comunque. Al contrario,  trovo spesso poco interessanti i “big”, così omologati, piegati alle esigenze dell'industria e al gusto delle masse.

4) Essere musicista a Firenze, che significa?

Significa, da una parte, lavorare in una città non molto grande, con piccoli spazi, spesso più attenta all'apparenza che alla cultura; dall'altra, vivere a Firenze è un grande privilegio, come sanno tutti coloro che, da ogni parte del mondo, sono attratti e partecipano attivamente al fermento culturale di questa città unica.

5) Una differenza tra il fare musica in Italia e all'estero? Ci sono paesi che credi possano insegnare all'Italia la direzione in fatto di creatività musicale?

Credo che la grossa differenza sia nel sistema: gli italiani non sono certo meno creativi o meno talentuosi; quello che manca è però un'organizzazione efficiente e capillare, fatta di talent scout, promoter, discografici, agenzie, che lavori non solo con i musicisti affermati, ma che allarghi il raggio delle prospettive. Nel “music business” siamo decisamente poco competitivi e questo determina una maggior diffusione di musica straniera, soprattutto anglofona, rispetto a quella italiana.

6) Raccontaci un aneddoto della tua carriera di musicista e insegnante.

Ne avrei uno per ogni volta che vado a suonare! Il più recente: una domenica di inizio Settembre, ricevo una telefonata in cui mi viene chiesto di partire l'indomani per il nord Italia; dovevo infatti sostituire il chitarrista infortunato di un gruppo, ospite di un programma televisivo. Sposto dunque i miei impegni, preparo ben 15 brani e il lunedì mattina incontro per la prima volta il resto della band all'area di servizio di Firenze Nord. Risultato: due splendidi giorni in Trentino, di musica, ottimo cibo e aria buona!

7) Progetti per il futuro?

Oltre all'insegnamento, sono molto impegnato nell'attività concertistica: la stagione 2013-14 si preannuncia molto intensa e spero che porterà grandi soddisfazioni. Ho anche composto molta musica che vorrei prima o poi portare in studio di registrazione e magari pubblicare.

8) Un consiglio per un giovane che voglia iniziare un percorso come cantante o insegnante di musica?

Non ci sono scorciatoie, è fondamentale studiare, prepararsi con serietà e disciplina. Non si deve aver paura di seguire le proprie passioni, anche quando queste ci portano a cambiare percorso rispetto all'inizio. Se si seguono la testa e il cuore, la musica ci accompagnerà e ci farà crescere come persone, ponendoci di fronte a nuove sfide, regalandoci sempre nuove emozioni.

9) Come è stata la tua esperienza di insegnamento all'ISTITUTO EUROPEO?

Molto positiva. Tutto è gestito in maniera professionale, seguendo standard internazionali: questo per un insegnante significa potersi concentrare al meglio sulla lezione, senza avere stress legati a problemi organizzativi o gestionali. Inoltre, le persone con cui mi sono relazionato fino ad ora sono state sempre molto cordiali e disponibili a chiarire ogni mio dubbio.

venerdì 26 aprile 2013

Intervista a Mika Ishimaru, contrabbasso nella Kyoto Symphony Orchestra

Intervista a Mika Ishimaru, contrabbasso nella Kyoto Symphony Orchestra (http://www.kyoto-symphony.jp/?lang=_e)


1) Mika come hai cominciato a fare la musicista?

Fin da piccola, da quando avevo 5 anni, ho cominciato a suonare il pianoforte. Poi alla scuola media ho cominciato a suonare il contrabbasso in un gruppo di ottoni. Poi sono antrata al conservatorio. Dopo il conservatorio, nel 1992, ho fatto un concorso per entrare nella Kyoto Symphony Orchestra. E di lì è cominciata la mia carriera...

2) Che significa per te essere una musicista?

Vivere sempre nella musica. Il mio lavoro è la mia vita, il mio divertimento, la mia gioia...l'orchestra è la mia famiglia

3) Se non avessi fatto la musicista che avresti voluto fare?

L'hostess per una compagnia aerea. Perché mi piace viaggiare

4) E' facile fare il musicista in Giappone?

E' difficile entrare in un'orchestra...Comunque nel mio caso sono contenta. Riesco a vivere bene con la musica anche se adesso anche in Giappone comincia ad esserci crisi finanziaria per alcune orchestre...

5) E' popolare la musica classica in Giappone?

Non molto. Sicuramente meno popolare che in Europa

6) E' molto costoso andare ai concerti in Giappone?

Ai concerti no. All' Opera sì...

7) Che differenza c'è fra fare il musicista in Giappone ed in Europa?

In Europa i musicisti sono più creativi, fantasiosi...in Giappone più razionali

8) Come è diverso il modo di insegnare musica in Giappone ed in Europa?

In Europa lo studio della musica è più in ensemble in Giappone è più da solista. In Giappone ho studiato molta tecnica a Berlino ho curato di più la libertà di espressione

9) Come sei arrivata all' ISTITUTO EUROPEO (http://www.istitutoeuropeo.it/) ?

La prima volta sono venuta tramite l'Istituto Italiano di Cultura di Osaka. Questa volta invece tramite quello di Kyoto.
E' stata un'esperienza positiva. Soprattutto questa volta le lezioni di Zdenka (ndr. Zdenka Marchi insegnante all' ISTITUTO EUROPEO) sono state veramente interessanti

10) Un consiglio per un giovane che voglia iniziare a studiare musica e diventare musicista

Nella musica è importante sapere e sentire






giovedì 7 febbraio 2013

Intervista a Ikue Kobayashi soprano a ISTITUTO EUROPEO

Ikue Kobayashi, soprano, trenta anni, da Kanagawa (Giappone) studia canto all'ISTUTO EUROPEO da due anni





















Ikue cosa significa per te la musica?

Non posso immaginare la mia vita senza musica

Quando hai cominciato a cantare?

Avevo sedici anni

Perché sei venuta in Italia a studiare canto?

Volevo studiare in Italia perché l'Italia è il paese dove è nata l'opera lirica...c'è una differenza nel modo di insegnare in Giappone e l'Italia.
Quando ho studiato in Giappone dovevo sempre immaginarmi come cantare tecnicamente. Ora ho finalmente capito. Qui all'ISTITUTO EUROPEO l'insegnante (n.d.r. Monica Benvenuti) mi dà sempre esempi sulla tecnica. Ora ho una visulaizzazione tecnica reale di come cantare, come funziona il mio corpo. Tutto ora mi è molto chiaro

Perché in Giappone si studia canto lirico?

Per divertimento. Per piacere. Ora però ho scoperto che il canto fa la gente più felice

E' difficile diventare cantante professionista in Giappone?

Sì. Non ci sono teatri. Pochi.  Pochi concerti...l'Opera non è molto seguita come in Italia.  In Italia l'opera è più popolare

Qual è stata la cosa più difficile a cui ti sei dovuta abituare vivendo in Italia?

Che tutto in Italia è più lento e non è puntuale...ma ormai mi ci sono abituata

Progetti per il futuro?

Vorrei rimanere in Italia e cantare in Italia

Un consiglio da dare ad un ragazzo che inizi ora a studiare canto lirico

...Che dovrebbe venire in Italia a studiare canto...esercitarsi tutti i giorni...un po' tutti i giorni...





venerdì 11 gennaio 2013

Intervista a Michelle Chen (27 anni da Taiwan) studentessa di violino all’ISTITUTO EUROPEO




D: Qual è il sogno della tua vita Michelle?
R: Diventare coreografa e compositrice
D: Perché vuoi coniugare queste due figure in una?
R: Perché di solito i coreografi non prendono sul serio la musica o non capiscono bene la musica o almeno non hanno una completa coscienza musicale
D: Perché sei venuta a studiare in Europa?
R: In Europa c’è una grande tradizione, una tradizione di secoli che nel mio paese non esiste. Da noi l’arte ha più la funzione di ascensore sociale che elevazione spirituale
D: Com’è stata la tua esperienza a Firenze?
R: A Firenze la gente è più socievole che a Londra dove ho studiato. In Italia a differenza dell’Inghilterra c’è più eguaglianza. Non ci sono le grandi differenze sociali (di classe) che esistono in Inghilterra
D: All’ISTITUTO EUROPEO hai preso lezioni di violino con Angel Andrea Tavani; come ti sei trovata?
R: Angel è estremamente comunicativo oltre che bravo. Mi ha corretto i difetti e ha massimalizzato l’utilizzo della mia energia. E’ simpatetico, empatico e ha un grande entusiasmo per la musica
D: Michelle, qual è il tuo obiettivo più immediato?
R: Entrare in conservatorio. Mi piacerebbe entrare al Luigi Cherubini di Firenze per studiare composizione. Mi piacerebbe anche poter suonare in un quartetto all’interno di chiese
D: Un consiglio da dare ad un ragazzo che volesse iniziare a studiare musica
R: Studiare per il piacere di studiare musica e non per utilizzare la musica come un ascensore sociale. Per avere un buon rapporto con la musica